Hashpower, noto anche come hashrate, indica la potenza computazionale totale impiegata nelle reti blockchain per risolvere complessi calcoli crittografici necessari al mining, all’elaborazione e alla convalida delle transazioni. È un parametro chiave nelle blockchain Proof of Work (PoW), come Bitcoin, dove contribuisce a garantire la sicurezza della rete e a mantenerne l’operatività. L’hashpower o potenza di calcolo, è tipicamente misurata in hash al secondo (H/s).
Nelle blockchain PoW, i miner competono per risolvere complessi calcoli crittografici. Maggiore è l’hashpower, più tentativi possono effettuare ogni secondo, aumentando così le probabilità di generare il prossimo blocco e ottenere le ricompense associate. Una maggiore hashpower indica generalmente che un miner può trovare soluzioni più rapidamente rispetto ai concorrenti con potenza computazionale inferiore.
Importante, l’hashpower è direttamente collegato alla sicurezza di una blockchain PoW. Un’elevata hashpower della rete è generalmente indice di una blockchain sicura, poiché rende il costo computazionale di un eventuale attacco estremamente elevato. Ad esempio, una maggiore hashpower in una rete blockchain rende computazionalmente impraticabile per attori malintenzionati assumere il controllo della maggior parte della potenza di mining della rete (come nel caso di un attacco del 51%).
L’hashpower influisce anche sulla difficoltà di mining della rete. All’aumentare dell ’hashpower, la rete aumenta la difficoltà di mining per mantenere tempi di blocco costanti (ad esempio, ogni 10 minuti in Bitcoin), e viceversa. Poiché l’hashpower riflette il lavoro computazionale svolto, si correla direttamente con il consumo di energia, sollevando discussioni sull’impatto ambientale del mining PoW.
