La leva consente ai trader di aprire posizioni di valore superiore rispetto al capitale effettivamente detenuto, prendendo in prestito fondi (solitamente da un exchange di criptovalute o un broker) per aumentare il potenziale rendimento dell’investimento. Sebbene la leva possa amplificare i profitti, amplifica anche le perdite, rendendola una strategia ad alto rischio e alto rendimento.
La leva è generalmente espressa come un rapporto, ad esempio 2:1, 5:1 o 10:1, che indica di quanto è possibile aumentare la dimensione di una posizione. Con una leva 10x, ad esempio, un trader può controllare 10.000 USD in criptovalute con soli 1.000 USD di capitale proprio; i restanti 9.000 USD sono forniti dall’exchange o dal broker.
Tra i concetti chiave associati alla leva troviamo il margine, le posizioni long e short, la liquidazione e i rapporti di leva. Il margine è l’importo che il trader deve depositare per aprire una posizione con leva: rappresenta una frazione del valore complessivo della posizione e funge da collaterale per i fondi presi in prestito. I rapporti di leva variano in base all’exchange e alla criptovaluta; alcuni exchange offrono leve molto elevate (ad esempio 50x o 100x), ma queste comportano rischi particolarmente elevati.
Le criptovalute sono notoriamente volatili e, se da un lato ciò può generare opportunità di profitto, dall’altro aumenta il rischio di movimenti di prezzo improvvisi che possono portare alla liquidazione. Un piccolo movimento avverso può azzerare rapidamente il capitale iniziale del trader: se le perdite superano il margine, l’exchange può procedere alla liquidazione della posizione per proteggere i fondi prestati, causando la perdita del margine da parte del trader.
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