Token non fungibili: 7 utilizzi degli NFT oltre l’arte

Gli NFT possono essere utilizzati per molto più che collezionabili e opere d’arte, ad esempio nel settore immobiliare, nelle supply chain e nella proprietà intellettuale. Scopri di più sugli NFT qui.

Introduzione agli NFT

I token non fungibili (NFT) sono entrati nella coscienza collettiva principalmente attraverso le vendite di arte digitale, con opere di grande risonanza come “Everydays: The First 5000 Days” di Beeple, venduta per 69 milioni di dollari nel 2021.

Tuttavia, la tecnologia alla base degli NFT — certificati di proprietà su blockchain per asset digitali unici — trova applicazione ben oltre gli avatar pixelati, i dipinti digitali e la musica. Con la maturazione della tecnologia, innovatori di diversi settori stanno utilizzando le proprietà uniche degli NFT per risolvere problemi reali e creare nuove opportunità.

1. Gaming ed economie virtuali

Il gaming, in particolare quello basato sul Web3, sembra fatto apposta per gli NFT. I giocatori spendono già milioni in articoli digitali, ma tali asset restano solitamente confinati all’interno di un solo gioco, sotto il controllo dello sviluppatore.

Gli NFT ribaltano questo paradigma, conferendo ai giocatori una reale proprietà degli articoli, che possono scambiare, vendere o utilizzare anche al di fuori del gioco. Axie Infinity ha aperto la strada al movimento play-to-earn (P2E), permettendo ai giocatori di combattere, allevare e vendere creature digitali come NFT. Per molti, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, non si trattava solo di un gioco, ma di una fonte di reddito.

Progetti come The Sandbox e Decentraland stanno costruendo mondi aperti in cui gli asset NFT si muovono insieme ai giocatori. Ad esempio, una spada ottenuta in un gioco potrebbe diventare un elemento decorativo in un altro: è il gioco multipiattaforma con proprietà cross-world.

2. Identità digitale e credenziali

Gli NFT possono rappresentare molto più che la semplice proprietà: possono anche attestare l’identità del titolare. Licenze, abbonamenti e diplomi potrebbero essere emessi come NFT, permettendo a chiunque di verificare le credenziali istantaneamente, senza contattare università o reparti HR.

Istituzioni come il Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno già sperimentato diplomi su blockchain, a prova di manomissione, facili da archiviare e da verificare.

L’utilizzo va oltre l’istruzione formale. Gli NFT possono tracciare certificazioni professionali, valorizzare contributi alla community o rappresentare la reputazione in reti decentralizzate. Ad esempio, chi contribuisce a un progetto open source potrebbe ricevere un token di partecipazione come prova.

3. Settore immobiliare e tokenizzazione di asset fisici

La tokenizzazione degli immobili consente di digitalizzare la proprietà, rendendola più semplice da trasferire, dividere e tracciare. Gli NFT possono conservare in modo sicuro on-chain titoli di proprietà e registri di possesso, riducendo le controversie, accelerando i trasferimenti e diminuendo la necessità di intermediari.

La proprietà frazionata diventa inoltre molto più accessibile: suddividendo la proprietà in token negoziabili, l’investimento immobiliare si apre anche a chi non dispone del capitale necessario per acquistare un intero immobile.

4. Supply chain e autenticità dei prodotti

Associare ai prodotti registri digitali unici consente ai brand di tracciare ogni fase, dalla materia prima allo scaffale del negozio. Nel settore alimentare, IBM Food Trust utilizza la blockchain per tracciare prodotti come lattuga o caffè. Gli NFT aggiungono un ulteriore livello, attribuendo a ciascun prodotto o lotto un ID verificabile.

Un NFT funziona come un passaporto digitale, mostrando dove un prodotto è stato e chi lo ha posseduto. Nel mondo della moda, i marchi del lusso stanno sperimentando certificati NFT per combattere la contraffazione e dimostrare la proprietà. Lo stesso approccio vale per beni di valore come orologi, vini o auto d’epoca. I diamanti possono essere tracciati dalla miniera al mercato. Il caffè può essere certificato come proveniente da filiere etiche.

Con gli NFT, la trasparenza diventa parte integrante del prodotto.

5. Biglietteria e controllo degli accessi

Il settore della biglietteria soffre di problemi come bagarinaggio, falsificazioni e frodi. I biglietti NFT consentono agli organizzatori di eventi di impostare regole di rivendita, come limiti di prezzo o royalties per i creatori, tramite smart contract. In questo modo è possibile limitare i prezzi sul mercato secondario e garantire che gli artisti o gli organizzatori ricevano compensi dalle vendite successive.

I biglietti NFT sono anche articoli da collezione digitali che i fan possono detenere come souvenir. Artisti come Kings of Leon hanno pubblicato album con vantaggi NFT, come posti in prima fila a vita.

Oltre ai concerti, gli NFT possono dare accesso a club privati, community online o spazi con accesso limitato ai detentori del token. Possono attestare l’iscrizione e acquisire valore man mano che la community cresce, grazie a un accesso programmabile e trasferibile.

6. Proprietà intellettuale e gestione delle royalties

Grazie agli smart contract integrati negli NFT, le royalties possono essere automatizzate e distribuite istantaneamente, senza intermediari. Un musicista può pubblicare un brano come NFT e ricevere automaticamente una quota per ogni rivendita o riproduzione, insieme a produttori, autori e altri soggetti coinvolti.

Lo stesso principio si applica all’editoria. Un autore potrebbe legare un e-book a un NFT, consentendo ai lettori di rivendere copie digitali riconoscendo comunque una percentuale allo scrittore. Anche brevetti e marchi possono essere tokenizzati, trasformando licenze complesse in accordi trasparenti e auto-eseguibili.

7. Governance e voto

Le organizzazioni autonome decentralizzate (DAO) già utilizzano token NFT per gestire i voti, codificando le regole all’interno del sistema. Ad esempio, i detentori a lungo termine possono avere un peso maggiore, oppure i voti possono riflettere il contributo di un membro invece del valore del suo wallet.

Questa logica può estendersi oltre il Web3: i governi locali potrebbero emettere ID basati su NFT per votazioni sicure o per accedere a servizi pubblici. In ambito aziendale, le votazioni degli azionisti potrebbero avvenire su blockchain, sostituendo i lenti sistemi di delega con una partecipazione diretta e trasparente. Se adottati su larga scala, questi sistemi potrebbero aumentare la partecipazione tramite il voto mobile o remoto, senza comprometterne l’integrità.

Conclusione

Gli NFT sono nati nel mondo dell’arte, ma il loro potenziale più ampio affronta problemi reali in numerosi settori. Dal gaming e la gestione dell’identità fino al settore immobiliare e ai sistemi di voto, la promessa degli NFT risiede nella possibilità di rendere la proprietà più accessibile, la verifica più semplice e il trasferimento di valore più intelligente.

I migliori casi d’uso degli NFT non metteranno in mostra la blockchain. Saranno quelli che, in modo silenzioso, alimenteranno sistemi più efficienti, diritti più solidi e nuove opportunità.

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